Abstract:
In una prospettiva comparativa che vaglia il modo, in cui il corpo femminile è rappresentato e soprattutto come s’inserisce in un’opera letteraria, e basandoci sull’approccio antropologico culturale del testo letterario, questa ricerca mira a mostrare il condizionamento culturale del corpo femminile in “Zakirat El Jassad” di Ahlem Mostaghanemi, “Festin de mensonge” di Amin Zaoui, “L’Amica geniale” di Elena Ferrante e “Le Beatrici” di Stefano Benni.
In effetti, seguendo quest’approccio, si notano le interazioni esistenti fra il corpo e lo spazio e anche quelle fra il corpo e il tempo nelle opere prese in esame. Il corpo che agisce in uno spazio seguendo e rispettando la cultura dominante diventa a sua volta uno spazio in cui e attraverso cui si manifesta questa cultura. Il tempo, inoltre, non è più un’infinita successione di attimi, si produce dal corpo; ne è la vita.